Sulla lapide commemorativa, posizionata presso la sepoltura del defunto, vengono incise alcune informazioni di carattere anagrafico. Tuttavia, un modo per rendere omaggio alla persona cara scomparsa è quello di scrivere sulla lapide anche un epitaffio o un’iscrizione, scelta dai familiari. Ecco cosa incidere sulla lapide commemorativa.
Lapide commemorativa: come si compone
Detta anche pietra tombale, la lapide commemorativa è una lastra in marmo o in pietra che contiene le informazioni anagrafiche della persona defunta e alcuni elementi decorativi.
In generale, si compone di:
- Nome e Cognome
- Data di nascita e di morte
- Cornice porta-foto
- Portafiori
- Lampada volitiva
Oltre a queste informazioni, la famiglia può decidere di aggiungere un’iscrizione, chiamata epitaffio o epigrafe funebre. Un ulteriore gesto per ricordare il defunto e rendere omaggio alla sua memoria.
Cos’è un epitaffio
Il termine epitaffio deriva dal greco antico e si traduce letteralmente con l’espressione “Ciò che sta sopra il sepolcro”. In origine, comprendeva una cerimonia che prevedeva un’orazione pubblica in onore del defunto. La pratica fu portata avanti in epoca romana, fino a semplificarsi nella sola iscrizione tombale. Oggi, infatti, l’epitaffio svolge una funzione ben precisa: raccontare chi era la persona scomparsa con una frase, da incidere sulla lapide commemorativa.
Cosa scrivere rimane a discrezione dei familiari del defunto, ma la tradizione vuole che l’iscrizione richiami un ricordo fortemente legato alla persona defunta.
Ad esempio, potrebbe essere una frase di affetto e di dolore per la scomparsa, oppure una caratteristica peculiare, o un modo di dire ricorrente. Altri ancora, preferiscono scrivere il ruolo ricoperto nella vita (di genitore, di nonno, di fratello/sorella) oppure i traguardi raggiunti in ambito professionale.
Le caratteristiche del messaggio da incidere sulla lapide commemorativa
Se non si hanno le idee chiare su cosa incidere sulla lapide commemorativa, può essere utile ricordare che l’epitaffio o epigrafe funeraria risponde ad alcune caratteristiche precise: dovrebbe essere un messaggio incisivo, semplice e facile da capire, deve essere memorabile e rimanere impresso. Non esiste una regola fissa sulla lunghezza dell’incisione, ma è necessario un ingombro di poche righe al massimo.
Generalmente, i messaggi incisi sulla lapide sono, ad esempio, frasi religiose tratte dalla Bibbia o dal testo sacro di riferimento. Oppure si tratta di frasi commemorative da parte dei familiari per esprimere il proprio cordoglio o che ricordano un tratto distintivo del defunto. O ancora, si sceglie una frase celebre che ricorda il pensiero o l’attitudine della persona scomparsa.
Alcuni esempi:
“Una vita lunga e ben vissuta”;
“Madre amorevole, illuminaci da lassù”
“Papà, le tue spalle forti ci sorreggeranno da lontano anche nei momenti più bui”
“Chi lega a sé una gioia, distrugge la vita alata; ma colui che bacia la gioia mentre vola, vive all’alba dell’eternità” (William Blake)
“Signore, datele in felicità eterna ciò che essa ci diede in amore”. (S. Agostino)
“Gesù le disse: Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà”. Giovanni 11:25-26
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