In alcune circostanze è proprio difficile trovare le giuste parole di conforto, specie quando si tratta di una perdita improvvisa. Non ci si può limitare infatti al classico “condoglianze”, così come non si può cadere nella banalità di fare le condoglianze con frasi fin troppo scontate. Prima di tutto, però, bisognerebbe comprendere la relazione tra il caro estinto e chi riceve le condoglianze e la natura della perdita. A seconda del caso il messaggio sarà sicuramente differente.
Condoglianze virtuali, come la tecnologia accorcia le distanze
Un tempo la comunicazione era completamente diversa, anche in caso di morte di persone care. Una volta infatti quando si riceveva la notizia della morte di una persona (amico o parente) si inviava un telegramma. Poi con il telefono si è passati a chiamare i parenti del defunto per esprimere il proprio cordoglio, fino ad arrivare ad oggi, in cui per fare le proprie condoglianze si ricorre a canali più immediati come mail e messaggi. Ma nell’era della digitalizzazione e della tecnologia 4.0, in realtà, anche le condoglianze diventano virtuali. Ovvero, si può mostrare il proprio cordoglio commissionando al nostro team di professionisti la realizzazione di un necrologio di varia lunghezza, con una modalità semplice e immediata. Generalmente nell’annuncio di morte sono indicati i dati anagrafici del defunto (nome, cognome, età), luogo, giorno e ora in cui si svolgeranno i funerali ed eventuali richieste dei parenti (ad esempio, non regalare dei fiori ma piuttosto fare un’offerta a vantaggio di associazioni solidali). Non può mancare la foto del defunto, a corredo del testo. In questo modo, tramite la vasta rete di Internet, tutti saranno informati della morte del soggetto in questione
Le frasi più utilizzate per fare le condoglianze
Ma quali sono le frasi più utilizzate per fare le condoglianze?
- So benissimo come ci si sente in questi momenti;
- Sentite condoglianze a te e famiglia;
- Non so cosa dire. Sono qui se hai bisogno.
Banali? Forse, ma è come se in queste circostanze le emozioni inficiassero sulla capacità di elaborare dei pensieri e delle riflessioni più profonde. Ecco perché talvolta si preferisce “delegare” ad altri l’arduo compito di trascrivere il dolore che si sta provando.
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