Quali sono le differenze tra la bara e la cassa da morto? Non sono la stessa cosa, pertanto scopriamo in cosa si distinguono.
La bara e la cassa da morto sono differenti, nonostante siano entrambi utilizzati dalle imprese funebri.
La cassa da morto è un contenitore di legno grezzo non trattato tramite la zincatura. La forma ricorda quella di un rettangolo. Alla vista, dunque, la cassa da morto risulta più semplice e meno lavorata della bara. E anche i materiali sono meno pregiati, perché la funzione principale è la cremazione delle ceneri.
La bara è anch’essa realizzata in legno, ma generalmente pregiato (pino, d’abete, rovere, noce o ciliegio, ma anche larice, tiglio, frassino, faggio e castagno). Inoltre è zincata per garantire una chiusura ermetica e l’isolamento della salma. Se il materiale dipende dal gusto personale, lo stesso vale anche per eventuali aggiunte alla bara: gli intagli, le maniglie, il crocifisso se credenti, l’imbottitura in raso o in seta… Sono tutti particolari che possono essere scelti in base ai propri gusti e al budget disponibile.
Sostanzialmente, la differenza principale tra bara e cassa da morto è da ricercarsi nell’aspetto estetico: mentre la cassa è molto semplice nella sua struttura, la bara è molto lavorata e ricca di dettagli. Anche la forma di quest’ultima risulta essere più particolare: ottagonale, con angoli smussati o tondeggianti. Questi particolari, ovviamente, comportano differenze anche di prezzo: le casse da morto sono più economiche delle bare.
I materiali della bara, come anticipato, sono molto più pregiati e più lussuosi. Nonostante ciò, le fasce di prezzo variano molto per andare incontro a ogni necessità.
Infine, un’ulteriore differenza fra la cassa da morto e la bara è la funzione: la prima è particolarmente indicata per le cremazioni, la bara, invece, per la sepoltura.