È sempre difficile superare la perdita di una persona cara e lo è ancora di più quando si deve organizzare la cerimonia funebre. Ecco perché i familiari preferiscono sollevarsi in un certo senso da questo triste incarico e lasciare fare ai professionisti delle pompe funebri. Tra le fasi da dover gestire, nel rispetto delle ultime volontà del defunto o secondo le indicazioni di amici e parenti, c’è l’allestimento della camera ardente. È uno dei momenti più solenni e anche più intimi, perché si organizza la cosiddetta veglia funebre per dare l’ultimo saluto al corpo del defunto.
Ma perché si chiama camera ardente? L’aggettivo “ardente” deriva da una pratica tramandata dagli avi, secondo la quale nell’antichità si rendeva omaggio alla salma in una stanza dove si usavano candele e fiaccole per illuminarla e rendere l’ambiente più caldo. Nel corso del tempo poi l’aggettivo è rimasto, anche se oggi tendenzialmente non si utilizzano più né candele né fiaccole.
La camera ardente può essere allestita sia in un luogo pubblico, nel momento in cui la morte sopraggiunge in ospedale, sia in un luogo privato come la casa del defunto. In quest’ultimo caso generalmente vengono messi alcuni elementi di arredo o nella stanza da letto o nel salone, così da rendere il momento di cordoglio più rispettoso.
Per l’allestimento si utilizza il catafalco, la struttura pieghevole che sorregge la bara aperta. Si ricorre anche al leggio per sorreggere il libro firme su cui le persone più care al defunto possono lasciargli un messaggio o esprimere le proprie condoglianze alla famiglia. E poi si mettono gli addobbi floreali nei vasi, come le rose, i lilium o le gerbere, il paravento, i tappeti, i candelabri se richiesti o altri ornamenti religiosi. A seconda che il rito sia religioso o laico si procede con l’estremo saluto. Ovvero, nella religione cattolica si dà l’ultimo saluto al corpo del defunto con una preghiera del sacerdote e la recita del rosario di tutti coloro che si sono radunati intorno alla salma mentre nei funerali laici c’è solo un cordiale momento di raccolta.
Prima di tutto però è importante preparare la salma a ricevere la visita dei cari. Perciò bisogna occuparsi prima della vestizione e della tanatoestetica, così da dare un aspetto estetico degno e decoroso. Al termine della veglia funebre la cassa viene sigillata e il feretro è trasportato, tramite veicolo delle pompe funebri, alla chiesa o al cimitero (a seconda, appunto del rito). Se hai bisogno di un aiuto per l’organizzazione del funerale rivolgiti ad Alba Onoranze Funebri, che offre un servizio discreto ed efficiente completo, dal disbrigo delle pratiche funerarie all’allestimento della camera ardente, dalla vestizione al trasporto e alla sepoltura o cremazione.
Ci possono essere varie e molteplici esigenze che causano il trasferimento di una salma, come vedremo a breve. Questo fa sì che sia necessario trasferire la salma, le ceneri o ciò che ne è rimasto altrove rispetto a dove ora sia sito. Tendenzialmente la traslazione della salma, cioè per l’appunto il trasferimento della salma, è urgente quando:
In tutte queste circostanze viene avviato il trasferimento, solo dopo che ne sia stata fatta domanda da un erede o un concessionario mediamente apposito modello di autorizzazione alla riesumazione e al trasferimento all’Ufficio di Polizia Mortuaria. A livello di termine, è necessario che siano trascorsi almeno 5 anni dalla sepoltura generalmente, per questioni igienico-sanitarie. In caso di urgenza, però, si può procedere in anticipo adottando tutte le procedure necessarie a tutelare l’igiene pubblica, anche quando si tratta di cremazione. Ben diverso, invece, è il caso di traslazione delle ceneri perché in tal caso non è necessaria nessuna precauzione igienico-sanitaria dato che le ceneri sono già raccolte nell’apposita urna.
Noi di Alba Onoranze Funebri garantiamo tra i vari servizi anche il trasferimento della salma all’estero. In questi casi è necessario dapprima disbrigare le pratiche necessarie per avere l’autorizzare all’estradizione, cioè ottenere il passaporto mortuario, richiedendo la documentazione all’Ufficio di Stato Civile del Comune dove è avvenuto il decesso. L’adempimento dell’estradizione di salma spetta all’Agenzia di Pompe Funebri. La documentazione da richiedere, ovviamente, può variare a seconda del Paese, specie se questo sia o meno aderente alla convenzione di Berlino del 1937, che legifera il trasferimento tra Stati. Per esempio, se la salma deve essere trasferita dall’Italia ad uno Stato che non ha aderito alla Convenzione sarà necessario procurarsi:
Contattaci per saperne di più sul servizio offerto a prezzi imbattibili.
Il cofano funebre, meglio conosciuto come cassa da morto, è il contenitore destinato a conservare il corpo del defunto. È, cioè, una specie di “soprabito” del caro defunto in cui riposerà una volta terminato il funerale. Perciò è importante sceglierne uno di qualità. Noi di Alba Onoranze Funebri ne proponiamo una vasta gamma, creati su misura, per ospitare la salma prima che venga destinata alla cremazione, alla tumulazione o all’inumazione. Quando il corpo viene deposto all’interno del cofano si parla di feretro e rappresenta il momento più solenne durante il quale si può dare l’ultimo saluto al defunto. Ovvero, è il momento in cui la salma è posta nel contenitore ed esposta nella camera ardente affinché amici e parenti possano stargli accanto un’ultima volta. Solo successivamente lo si trasferisce nel luogo adibito alla cerimonia funebre grazie al supporto dei necrofori, che trasferiscono il feretro dal carro funebre al catafalco ed infine al cimitero per l’estremo saluto.
Il cofano funebre, insomma, è la bara per il defunto e quindi deve essere scelta tenendo in considerazione sia gli aspetti di natura pratica che estetici, che sono interconnessi. In altre parole, si devono valutare sia il materiale di costruzione che il colore e le decorazioni del rivestimento interno. Tendenzialmente si sceglie il cofano funebre in legno sia perché è il materiale più raffinato ed elegante e sia perché è molto resistente e facile da sigillare, per cui assicura la massima conservazione della salma nel caso in cui debba essere seppellita.
Ci sono diversi tipi di legno: ciliegio e mogano, i più pregiati, pino, abete, noce, castagno, larice, rovere, castagno. Per scegliere quello giusto si deve considerare l’effetto finale, cioè se si stia cercando qualcosa di semplice o elaborato, un colore scuro o chiaro, se il legno debba avere delle venature o essere solo laccato. Se il caro estinto aveva già espresso la sua volontà la scelta sarà più semplice, altrimenti spetterà ai parenti orientarsi in base alla propria sensibilità e con il supporto dei professionisti del settore. Il nostro team sarà al tuo fianco per consigliarti il migliore cofano funebre e il più indicato alla persona morta.