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28
Feb

Loculo cimiteriale: caratteristiche e concessioni

In questo articolo potrete trovare un focus riguardante le caratteristiche di un loculo cimiteriale e le concessioni necessarie.

Cosa prevede la normativa riguardo il loculo cimiteriale

La costruzione del loculo cimiteriale è regolamentata da specifiche norme, tra cui il regolamento di polizia mortuaria. In primo luogo l’inclinazione del piano d’appoggio del feretro deve essere verso l’interno. È importante poi l’impiego di prodotti assorbenti che operano anche un’azione di riduzione contro l’emissione degli odori. Le pareti sia verticali che orizzontali devono infatti avere caratteristiche di impermeabilità ai liquidi ed ai gas ed essere in grado di mantenere nel tempo tali proprietà ermetiche. Le solette orizzontali del loculo cimiteriale, inoltre, devono essere dimensionate per un sovraccarico di almeno 250 kg/mq. Nel caso in cui si tratti di una zona sismica è obbligatorio anche il calcolo sismico.

La concessione del loculo cimiteriale

La disciplina della concessione del loculo cimiteriale è racchiusa nel DPR n. 285/1990 e nelle disposizioni contenute nel Codice Civile. Qui viene stabilito che i beni che fanno parte del demanio pubblico – tra cui anche i cimiteri comunali – sono inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi. Di conseguenza è il Comune che ha facoltà di concedere ai privati o ad altri enti la concessione del loculo cimiteriale. Attraverso questo provvedimento si assegnano delle sepolture private a persone fisiche o giuridiche affinché ne usufruiscano per la collocazione dei defunti della propria famiglia o dei propri associati. Con il rilascio della concessione del loculo cimiteriale il Comune può imporre ai titolari determinati obblighi, come la costruzione della sepoltura entro un determinato tempo pena la decadenza della concessione, nonché farsi carico della manutenzione ordinaria e/o straordinaria delle tombe. Inoltre può imporre l’esecuzione di specifiche opere per motivi di decoro, sicurezza ed igiene.

Come richiedere il rilascio della concessione del loculo

Il rilascio della concessione del loculo è subordinato al pagamento di un canone secondo il tariffario previsto dal Consiglio Comunale. Tale concessione è stipulata con scrittura privata e può avvenire presso l’impresa funebre incaricata all’espletamento del servizio o presso l’ufficio di polizia mortuaria. Il rilascio della concessione del loculo è vincolato dalla disponibilità o meno di posti in quel determinato luogo. Tale accordo ha la durata (eventualmente prorogabile) di:

  • 99 anni per le aree destinate alle sepolture per famiglie e collettività
  • 50 anni per le cellette ossario e quelle per urne cimiteriali individuali
  • 50 anni per i loculi
26
Feb

Personale necroforo: di cosa si occupa?

In questo articolo andiamo a indagare su quali siano le mansioni del personale necroforo, una figura molto importante all’interno di un’agenzia funebre.

Il personale necroforo

Il personale necroforo è parte essenziale di un’impresa di pompe funebre e per questo deve essere selezionato con attenzione. A queste figure viene infatti affidato il compito di occuparsi di tutte quelle pratiche da sbrigare nel momento in cui avviene un decesso. Per tale motivo non si tratta di un lavoro qualsiasi, ma di uno che richiede una particolare formazione tecnica. È necessario anche disporre di tatto, cortesia e discrezione necessari a rapportarsi con chi si trova ad affrontare un momento così difficile e complicato sotto il profilo psicologico come la perdita di una persona cara. Il personale necroforo de L’Alba Onoranze Funebri è dunque formato unicamente da esperti del settore, che possiedono ottime doti umane e professionali.

Cosa fa il necroforo?

Dopo aver esaminato le caratteristiche necessarie per poter svolgere questo lavoro, andiamo a capire dal punto di vista pratico cosa fa il necroforo. Egli si occupa delle procedure di vestizione del defunto nonché del suo trasporto, sia attraverso il mezzo in dotazione alla ditta funebre che all’interno del luogo in cui si svolgerà la cerimonia di addio e del Cimitero. A queste mansioni si affiancano il seppellimento della persona che è venuta a mancare o eventualmente la sua cremazione. Cosa fa inoltre il necroforo? Egli può essere anche impiegato per l’affissione dei manifesti funebri nella città di residenza e di lavoro del defunto. Infine, all’interno della sede delle onoranze funebri, può prendersi carico della vendita degli arredi mortuari.

I corsi per diventare necroforo

Come detto non si tratta di una professione semplice da svolgere. Per questo esistono degli appositi corsi per necroforo da seguire al fine di imparare come muoversi nel settore. Essi hanno una durata variabile: possono infatti svolgersi in un paio di giorni o durare più settimane. Al termine dei corsi per necroforo si dovrà superare un esame e si avrà diritto ad una qualifica finale. Una volta aver conseguito il titolo, è possibile muoversi su due fronti: ci si può candidare nel settore privato direttamente presso le agenzie funebri o nel settore pubblico. In quest’ultimo caso si dovrà partecipare ai bandi di gara per necrofori che vengono indetti periodicamente dai Comuni.

18
Feb

Portafiori per cimitero: quali scegliere?

In tutte le culture l’omaggio a chi abbiamo perso è fondamentale. Solitamente queste persone vengono ricordate attraverso fiori o piante che vanno ad abbellire il luogo di sepoltura. Ecco perché scegliere il giusto portafiori per il cimitero riveste un’enorme importanza. Scopriamo in base a cosa è bene farlo.

L’importanza del portafiori per il cimitero per omaggiare il caro estinto

Per tradizione l’omaggio ad un caro estinto avviene portando alla sua tomba una composizione floreale. In questo modo si cerca di tener vivo il ricordo dell’amico o del parente che è venuto a mancare. Per tale motivo è importante scegliere i giusti portafiori per il cimitero, che siano in grado di risaltare le piante ed i fiori che si ha acquistato. Senza dubbio in questa decisione ha un gran peso lo stile del luogo di sepoltura ed il materiale con cui esso è stato realizzato a cui i portafiori per il cimitero devono abbinarsi. Inoltre è bene tenere conto di eventuali preferenze o gusti espressi in vita dalla persona che è mancata.

Diversi modelli e materiali per i vasi portafiori per il cimitero

Esistono svariate tipologie di vasi portafiori per il cimitero. Gli interni degli stessi possono essere in rame, in plastica oppure in acciaio e le dimensioni variano dai più piccoli – circa 10 cm di altezza – sino ad oltre 30 cm di altezza. Sono disponibili modelli da parete o da terra, ma non mancano nemmeno quelli da incassare. I portafiori per il cimitero possono essere montati su una superficie verticale come la lapide o su una superficie orizzontale quale mensole, tombe orizzontali o monumenti. Per quel che riguarda i materiali utilizzati, anche in questo caso sono molteplici. Abbiamo portafiori per il cimitero in bronzo, acciaio, alluminio, marmo ma anche in porcellana o i più semplici in plastica.

Affidati al personale de L’Alba Onoranze Funebri per l’acquisto dei vasi portafiori cimiteriali

In un momento così complicato e difficile come la perdita di un proprio caro, farsi carico di tutte le incombenze tra cui l’acquisto dei vasi portafiori cimiteriali può essere molto gravoso. Il personale necroforo de L’Alba Onoranze Funebri sarà sempre al vostro fianco con cortesia e discrezione per consigliarvi e supportarvi nelle decisioni. All’interno della sede dell’impresa potrete trovare tutto ciò di cui avete bisogno per arricchire la lapide del caro estinto. Tutti i vasi portafiori cimiteriali sono prodotti di prima qualità, realizzati con i migliori materiali. Inoltre viene offerta la possibilità di personalizzarli con incisioni e scritte in ricordo di chi è venuto a mancare.

29
Gen

Pensione di reversibilità: a chi spetta?

In questo articolo andremo ad analizzare a chi spetta la pensione di reversibilità e in quale misura.

A chi spetta la pensione di reversibilità?

La legge italiana prevede il diritto alla pensione in favore dei familiari superstiti in caso di decesso del pensionato o del soggetto assicurato che abbia maturato i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia o di invalidità. Ma a chi spetta la pensione di reversibilità? Questa può essere data al coniuge, ai figli, ai genitori oppure a fratelli e sorelle del defunto in base a criteri ben specifici.

La pensione di reversibilità al coniuge e ai figli

La pensione di reversibilità al coniuge spetta automaticamente senza alcuna condizione particolare. Per quanto concerne la pensione di reversibilità ai figli, essa viene data alla prole naturale, adottiva ed ai minori affidatari in presenza dei seguenti parametri:

  • età non superiore ai 18 anni
  • figli studenti (a carico del deceduto al momento della morte) fino a 21 anni se frequentano la scuola media superiore o un istituto professionale oppure 26 anni se studenti universitari
  • figli inabili al lavoro – ovvero soggetti impossibilitati in maniera assoluta e permanente a svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di un difetto fisico o mentale – che hanno diritto alla pensione di reversibilità senza limite di età, a patto che risultino a carico del genitore al momento del decesso

La pensione di reversibilità può spettare inoltre ai genitori del defunto in assenza di coniuge e figli aventi diritto a patto che:

  • abbiano un’età superiore ai 65 anni
  • non percepiscano pensione
  • siano a carico del defunto alla data della morte

Infine quando mancano coniuge, figli e genitori, il diritto alla pensione passa ai fratelli celibi e alla sorelle nubili inabili al lavoro e a carico del defunto al momento della morte.

Quanto spetta al coniuge di pensione di reversibilità?

Andiamo ora a vedere le aliquote, calcolate in percentuale sulla pensione del deceduto. Quanto spetta al coniuge di pensione di reversibilità? Il 60% se è solo senza figli, l’80% se ha un figlio, il 100% in presenza di due o più figli.

Quanto spetta ai figli di pensione di reversibilità?

Vediamo infine quanto spetta ai figli di pensione di reversibilità:

  • il figlio unico ha diritto al 70% dell’assegno
  • in presenza di due figli, questi hanno diritto all’80%
  • per tre o più figli il 100%

A genitori e fratelli e sorelle (in presenza dei requisiti prima citati) spettano percentuali inferiori.

20
Gen

Urne cinerarie: come scegliere quella giusta

Scopriamo come scegliere la giusta urna cineraria. Una decisione che potrete condividere con lo staff de L’Alba Onoranze Funebri, sempre pronto a supportarvi in questo momento gravoso con discrezione e professionalità.

La possibilità di personalizzare le urne cinerarie

L’Alba Onoranze Funebri propone un ampio catalogo di urne cinerarie tra cui i parenti del caro estinto possono scegliere. Vi sono diverse forme, colori e materiali e viene data la possibilità di personalizzarle. Si potrà decidere in base ai gusti personali oppure a seconda di quanto lasciato detto dal defunto ai propri cari. Inoltre su richiesta è possibile incidere sulle urne cinerarie decorazioni o frasi che avevano un significato per chi è venuto a mancare. Molto diffusa è anche la tradizione di incidere preghiere – solitamente il Padre Nostro o l’Ave Maria – o poesie.

I materiali delle urne cinerarie

La scelta dei materiali delle urne cinerarie è strettamente legata all’ubicazione delle urne stesse. Se si desidera seppellirle si devono acquistare le urne cinerarie biodegradabili. In tal modo si andrà a facilitare la naturale decomposizione dell’urna a contatto con il terreno. I materiali che meglio si prestano a tali finalità sono il legno massiccio, la cellulosa ed il cartone. Se invece vengono poste all’interno di un loculo cimiteriale, i materiali delle urne cinerarie devono essere resistenti ed infrangibili. Parliamo di rame, alluminio, acciaio, ma anche marmo. In entrambi i casi, tuttavia, la legge stabilisce che le urne cinerarie abbiano una targhetta in metallo. Quest’ultima deve riportare gli estremi anagrafici del defunto, la data di nascita e di morte al fine di consentirne l’identificazione in ogni momento. Altri materiali utilizzati per le urne cinerarie sono lo zinco, la ceramica, la porcellana, il vetro e l’alabastro.

Le dimensioni delle urne cinerarie

Le dimensioni delle urne cinerarie variano a seconda delle forme con cui si presentano. Quelle più simili ad antichi vasi biconici etruschi o alle olle dell’antica Roma sono comprese tra i 270/280 mm di altezza per 185/190 mm di diametro. Le dimensioni delle urne cinerarie a forma di libro sono invece comprese tra 285/290 mm di altezza per 210 mm di larghezza/spessore e 895/900 mm di lunghezza. Infine è possibile anche scegliere urne cinerarie a forma di quadro in formato 230/330 (una larghezza di 420 mm per 520 mm di lunghezza). A differenza dei feretri, non è specificato uno spessore minimo.